Troppo innanzi tempo imparai a diffidare di molte, forze di tutte le speranze umane: io vivo in mezzo agli uomini; ma per me non chiedo, non ispero nè temo nulla da loro. E che mai potreste darmi, o gente che morirete? L'odio, la prigione, l'esiglio? Me gli avete già dati; e furono come la pietra lanciata in aria dal pazzo, che ritornò a percuoterlo sopra la testa. La compassione? Oh! trangugiate ...
Francesco Domenico Guerrazzi - L'assedio di Firenze
L'assedio di Firenze
Francesco Domenico Guerrazzi
188
Descrição
Troppo innanzi tempo imparai a diffidare di molte, forze di tutte le speranze umane: io vivo in mezzo agli uomini; ma per me non chiedo, non ispero nè temo nulla da loro. E che mai potreste darmi, o gente che morirete? L'odio, la prigione, l'esiglio? Me gli avete già dati; e furono come la pietra lanciata in aria dal pazzo, che ritornò a percuoterlo sopra la testa. La compassione? Oh! trangugiate per voi cotesta tazza di aceto e di fiele: io posso sopportare il vostro odio, la vostra pietà non potrei; serbatela per voi, che voi, come me, aveste nascimento e avete la vita e avrete la morte; in voi, come in me, stanno le malattie del corpo, le imbecillità dello spirito, gli errori, i dolori, i trascorsi e le colpe.