I doni della vita PDF
Introduzione di Maria Nadotti Traduzione di Marisa Ferrarini Edizione integrale «Erano insieme: erano felici. La famiglia vigile s’intrometteva tra loro e li separava con implacabile dolcezza, ma il ragazzo e la ragazza sapevano di essere vicini; il resto non contava. Era una sera d’autunno, sulle rive della Manica, all’inizio del secolo. Pierre e Agnès, i loro genitori e la fidanzata di Pierre a...

Irène Némirovsky - I doni della vita

I doni della vita

Irène Némirovsky

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Introduzione di Maria Nadotti
Traduzione di Marisa Ferrarini
Edizione integrale

«Erano insieme: erano felici. La famiglia vigile s’intrometteva tra loro e li separava con implacabile dolcezza, ma il ragazzo e la ragazza sapevano di essere vicini; il resto non contava. Era una sera d’autunno, sulle rive della Manica, all’inizio del secolo. Pierre e Agnès, i loro genitori e la fidanzata di Pierre aspettavano gli ultimi fuochi d’artificio della stagione.»

Attraverso le due guerre mondiali che hanno insanguinato l’Europa e in modo particolare il nord della Francia, seguiamo la storia della famiglia Hardelot, proprietaria di una cartiera a Saint-Elme, villaggio della provincia francese, dove tutti si conoscono, si osservano, si disprezzano. Protagonisti della storia sono Pierre Hardelot, ventiquattrenne promesso alla grassa e ricca Simone, e Agnès, senza dote ma innamorata perdutamente di Pierre. I due buttano all’aria interessi e convenzioni e restano insieme per tutta la loro lunga vita, malgrado eventi gravi e luttuosi che scorrono attraverso trent’anni di storia francese: dagli avvenimenti che precedettero la prima guerra mondiale all’occupazione tedesca, che viene raccontata al presente. Un presente tragico in cui Agnès e Pierre fanno la loro parte, aiutando i loro cari e i concittadini a sopravvivere alle bombe, alla fame, alla disperazione.Irène Némirovskynata a Kiev nel 1903 da una famiglia di ricchi banchieri di origini ebraiche, visse a Parigi dove, appena diciottenne, cominciò a scrivere. Nel 1929 riuscì a farsi pubblicare il romanzo David Golder, ottenendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Irène continuò a scrivere, ma presto fu costretta a usare un altro nome, perché gli editori, nella Francia occupata dai tedeschi, avevano paura di pubblicare i libri di un’ebrea. Nel luglio del 1942 fu arrestata e deportata ad Auschwitz, dove un mese dopo, a trentanove anni, morì, lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro, Suite francese. La Newton Compton ha pubblicato i romanzi di Irène Némirowsky nel volume unico I capolavori e in volumi singoli.

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