Gian Pietro Lucini - Giulio Lazzarini, grandissimo filosofo ignorato
Giulio Lazzarini, grandissimo filosofo ignorato
Gian Pietro Lucini
Descrizione
Gian Pietro Lucini (1867-1914), pseudonimo di Pieter Lucini, poeta, scrittore e critico letterario, è stato uno dei più controversi e interessanti intellettuali nel panorama culturale italiano tra fine ‘800 e inizio ‘900. Considerato un precursore delle nuove avanguardie, può essere annoverato tra i maggiori innovatori della poesia italiana. Ebbe posizioni politiche considerate una eccezione nel contesto letterario di quegli anni, essendo manifestamente antiborghese, anarchico, contro la monarchia, la Chiesa e l’esercito, tanto da essere incriminato per antimilitarismo e offese ai regnanti.Nel 1913 diede alle stampe la sua ultima opera edita in vita, un saggio nel quale raccolse la summa delle riflessioni di una vita, intitolato Filosofi ultimi: contributo ad una storia della filosofia contemporanea; un’opera che riflette appieno la sua vulcanica personalità, il suo pensiero critico e fuori dagli schemi, la sua visione del mondo libertaria, antidogmatica, antiborghese, anticlericale e anticonformista, e la sua filosofia. In appendice vi inserì il breve saggio intitolato Giulio Lazzarini, grandissimo filosofo ignorato, un sentito omaggio ad un grande filosofo effettivamente oggi dimenticato, tanto quanto fu in vita ignorato e bistrattato dalle elite intellettuali italiane. Quel Giulio Lazzarini che, insigne giurista e professore presso la R. Università di Pavia, tradusse pubblicò e fece conoscere in Italia le opere di Émile Littré e, ispirandosi a Gian Battista Vico e Gian Domenico Romagnosi, fu alla fine del XIX° secolo il principale teorico del monismo etico e del Diritto umano.