Il cadetto del rosso maniero

Un ricordo che riaffiora. Un uomo che ripensa a se stesso e a quella scelta particolare fatta, sul finire degli anni Settanta, durante la sua adolescenza: diventare allievo di una Scuola Militare prestigiosissima. Essere un cadetto. Non ha ancora compiuto sedici anni quando varca per la prima volta l'antico e superbo portone. Non sa bene che cosa lo aspetti, ma di una cosa è certo: sarà una vita diversissima rispetto a quella vissuta fino a quel momento e si chiede se riuscirà ad affrontarla o se dovrà arrendersi. Si ritrova di fronte a una realtà fatta di regole, addestramento, rigore, goliardia, ma, nello stesso tempo, scopre anche nuove emozioni, vive passioni ed esperienze mai provate prima di allora. Deve confrontarsi con se stesso e con gli altri, vive crisi e ripensamenti. Il percorso non è semplice, tutt'altro, ma lui, ciò nonostante, va avanti e si accorge giorno per giorno che sta raggiungendo qualcosa. E tutto questo accade vivendo anche momenti caratterizzati dal gioco, dalla complicità, dal divertimento e, soprattutto, alimentati da amicizie che si sviluppano esponenzialmente e che si manterranno integre per tutta l'esistenza nel nome di una comune appartenenza alla Scuola. Parallelamente gli scorre vicino la sua vita di "fuori" e lui cammina al suo fianco a volte opponendosi, a volte soggiacendo ad essa... Alla fine, però, riesce a vedere tutto con chiarezza e in modo inequivocabile, ma soprattutto comprende di aver avuto un privilegio appartenuto a pochi e si rende conto di essere stato al centro di un'avventura irripetibile. Quella che ti porta ad assaporare ogni attimo della vita e ad apprezzarlo. Quella che ti costringe a metterti alla prova con te stesso e, nello stesso tempo, ti spinge a crescere, a condividere con gli altri sacrifici e successi. A diventare un uomo...