Gaetano Amoruso - Mobbing
Mobbing
Da Ovidio ai centri commerciali
Gaetano Amoruso
Descrizione
Le vicende di mobbing, così come le metamorfosi, esprimono il carattere fluido e precario dell’identità, l’effimero equilibrio tra il giusto e l’ingiusto, l’incerto confine tra l’inconsistenza delle apparenze e la concretezza delle cose. Nel fluire ininterrotto dell’esistente, ogni trasformazione, ogni metamorfosi, è un dramma più doloroso della morte vera: per la sua ambiguità, perché non è né vita né morte.
La vita è mutamento, nessun essere animato è mai identico a se stesso, ma, come il sole di Orazio, è alius et idem , uguale e diverso nel medesimo tempo: ciò che gli dà il senso dell’identità e dell’unità è la coscienza, o l’anima. Dunque le Metamorfosi di Ovidio, come quelle di altri poeti e scrittori (quali Apuleio, Nicandro di Colofone, Kafka) hanno le loro radici nella natura stessa. È da lì che nasce il mito e poiché mito significa parola, possiamo dire che in principio era il Mito.
Una ricerca approfondita, appassionata ma anche caustica sul fenomeno del mobbing partendo dall'esilio di Ovidio a Tomi per giungere ai nostri giorni con particolare riferimento ai centri commerciali. Una tesi di Laurea Magistrale diventato un libro conservato nel cassetto per otto lunghi anni fino all'ambito traguardo, straordinariamente dipinto dalla fotografia di Giuseppe Marano in copertina.