Herman Melville - Bartleby, lo scrivano - Chicchirichì! - Billy Budd, marinaio
Bartleby, lo scrivano - Chicchirichì! - Billy Budd, marinaio
Herman Melville
Descrizione
Cura e traduzione di Riccardo Reim (Bartleby, lo scrivano e Chicchirichì!)Traduzione di Flaminio Di Biagi (Billy Budd, marinaio)Edizioni integraliBartleby è il nome di un grigio, sparuto impiegato di Wall Street che, senza fornire spiegazione alcuna, man mano rinuncia al suo lavoro di copista e rimane immobile in silenzio a fissare un muro, impervio a ogni tentativo di persuasione, mite e rispettoso ma graniticamente risoluto... In questo straordinario racconto (fra i più belli dell’intera letteratura americana) Melville dimostra da grande maestro di saper trattare con sottile humour e felice leggerezza anche temi angosciosi e ossessionanti come la follia, la predestinazione, l’incomunicabilità, l’alienazione; temi che tornano anche nel racconto “speculare” Chicchirichì, che con Bartleby viene a formare una sorta di bizzarro dittico, ovvero l’inquietante confronto con l’estremo della disperazione e l’estremo della gioia. Completa il volume Billy Budd, capolavoro incompiuto, riflessione sull’ingiustizia, parabola dell’innocenza offesa in cui la figura del marinaio semplice Billy brilla come un «Cristo marino... un angelo condannato»: in fondo lui e Bartleby provengono dallo stesso mondo.«In un primo momento, Bartleby svolse un’incredibile mole di lavoro. Quasi fosse da lungo tempo affamato di carte da copiare, sembrava ingozzarsi dei miei documenti, rimpinzandosene senza concedersi pause per la digestione. La sua penna correva instancabile giorno e notte, copiando al chiarore del sole come a lume di candela. Sarei stato entusiasta di tanta solerzia se alla sua operosità si fosse accompagnato un minimo di buon umore. Invece continuava a scrivere silenziosamente, in modo scialbo, con fare meccanico.»