Claudia Provenzano - Il teatro interno
Il teatro interno
Modelli psicologici e strumenti pratici per la conoscenza di sé. Un testo ad uso di professionisti e non
Claudia Provenzano
Descrizione
Il termine “teatro interno”, nel saggio di Claudia Provenzano, è una metafora dello spazio psichico, una sorta di palcoscenico su cui si avvicendano diversi attori, che nell’ambito della psicosintesi si chiamano “subpersonalità”. Ciascuna subpersonalità è come un personaggio che entra in scena, recita la sua parte e poi esce. Non sempre, però, questi diversi aspetti della psiche, ognuno con i propri bisogni, emozioni, pensieri e credenze, sono in armonia tra di loro e difficilmente possiamo prevederne l’ingresso, con il risultato di sentirsi dominati e travolti dalle nostre stesse azioni ed emozioni. È chiara dunque l’importanza di conoscere ciascuna parte di noi, riconoscerne i bisogni e soddisfarli nel momento più opportuno, diventando in tal modo i registi e non più gli agiti del nostro teatro interno. Quest’opera si propone di andare a colmare una lacuna, riunendo in una sintesi asciutta seppur esaustiva i diversi e frammentati studi sulle subpersonalità finora pubblicati. Strutturata in due parti, una teorica e una pratica, ha lo scopo di fornire degli strumenti di lavoro non solo ai professionisti dell’ambito psicologico (counselor, psicologi, psicoterapeuti e formatori), ma anche al comune lettore attratto dal tema della crescita personale e della conoscenza di sé. A tal proposito il linguaggio adoperato è diretto e accessibile, e laddove non si sia potuto prescindere dall’impiego di termini specialistici, questi vengono sinteticamente chiariti.La prima parte prende in esame i modelli psicanalitici che possono ricollegarsi al teatro interno, nello specifico le topiche di Freud e gli archetipi di Jung. Nella stessa ottica sono poi descritti gli stati dell’Io secondo l’analisi transazionale. E infine si approfondisce lo studio delle subpersonalità tematizzate dalla psicosintesi. Nella seconda parte, invece, si privilegia l’aspetto applicativo: l’autrice si sofferma su diverse tipologie di strumenti (analitici, dialettici, psicometrici, immaginativi) utili al lavoro sulle subpersonalità. Tecniche efficaci per “conoscere se stessi, possedersi e trasformarsi”. E nella crescita trovare equilibrio e pienezza, o in una parola: il benessere.