Giordano Bruno - I Dialoghi Italiani
I Dialoghi Italiani
Giordano Bruno
Descrizione
I tre Dialoghi filosofici contenuti in questo volume – Spaccio de la Bestia trionfante, Cabala del Cavallo pegaseo (con l’Aggiunta dell’ Asino cillenico), De gli Eroici Furori – costituiscono nelle intenzioni di Giordano Bruno il tentativo – meravigliosamente riuscito – di portare a frutto in ambito etico-politico e religioso le argomentazioni escogitate e sviluppate nei Dialoghi metafisico-cosmologici – Cena de le Ceneri; De la Causa, Principio e Uno; De l’Infinito, Universo e mondi. Temi dei dialoghi cosmologici sono l’infinità del cosmo e la pluralità dei mondi; mentre nei dialoghi filosofici e morali l’autore professa una concezione immanentistica della divinità.
**Lo Spaccio de la bestia trionfante è costituito da tre dialoghi di argomento morale, si presta a essere interpretato su diversi livelli, tra i quali resta fondamentale quello dell'intento polemico di Bruno contro la Riforma protestante, che agli occhi del Nolano rappresenta il punto più basso di un ciclo di decadenza iniziato col cristianesimo. Decadenza non soltanto religiosa, ma anche civile e filosofica.
***La Cabala del cavallo pegaseo viene pubblicata nel 1585 insieme a l'Asino cillenico in unico testo. Il titolo allude a Pegaso, il cavallo alato della mitologia greca nato dal sangue di Medusa decapitata da Perseo. Al termine delle sue imprese, Pegaso volò nel cielo trasformandosi in costellazione, una delle 48 elencate da Tolomeo nel suo Almagesto: la costellazione di Pegaso. Si tratta di un'opera satirica e al tempo stesso di un atto d'accusa. Il cavallo nel cielo sarebbe allora un asino idealizzato, figura celeste che rimanda all'asinità umana: all'ignoranza, quella dei cabalisti, ma anche quella dei religiosi in generale.
***Nei dieci dialoghi che compongono l'opera De gli eroici furori, pubblicati nel 1585 sempre a Londra, Bruno individua tre specie di passioni umane: quella per la vita speculativa, volta alla conoscenza; quella per la vita pratica e attiva, e quella per la vita oziosa. Le due ultime tendenze rivelano una passione di poco valore, un «furore basso»; il desiderio di una vita volta alla contemplazione, cioè alla ricerca della verità, è invece espressione di un «furore eroico», con il quale l'anima, «rapita sopra l'orizzonte de gli affetti naturali [...] vinta da gli alti pensieri, come morta al corpo, aspira ad alto».