Cosmo Pasciuto - Il funanbolo della sera
Il funanbolo della sera
Cosmo Pasciuto
Descrizione
Una poesia onirica è quella che ci regala Cosmo Pasciuto nel suo funambolico canzoniere: immagini sgualcite in forma di versi al limite dell’ipnagogico. Piace al poeta ritrarre la vita con abili pennellate di parole e di silenzi, incurvare il significato all’immagine, alle emozioni e alle sensazioni e giocare con le parole, riempirle e svuotarle di significato. La parola è la chiave di tutto ed accanto ad essa c’è poi il silenzio inteso come la voce della coscienza. E così, tra i mezzi toni di un mondo impalpabile, la parola a volte è sottile come lama e stranamente riecheggiante in un pastiche di espressioni e rime già osate; altre volte invece riesce creare quelle soffuse atmosfere scarne, come la materia, ed eteree, come il pensiero sempre in bilico tra memoria ed attesa. E per il funambolo che lascia la sua impronta sulle ali del vento la sera non esiste se non come attesa dell’alba.
Cosmo Pasciuto nasce a Formia il 28 marzo 1972. Ha conseguito la laurea in Lettere presso L’Università degli studi di Roma la Sapienza con una tesi in Letteratura Italiana sulle facezie del Piovano Arlotto. Nel 2001 consegue l’abilitazione concorsuale all’insegnamento a cui fa seguito l’abilitazione per l’insegnamento in Materie Letterarie e Latino nei Licei presso la SSIS del Lazio, Università degli Studi di Roma Tre. Ha frequentato diversi corsi post-universitari di perfezionamento e master, presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, tra cui: Storia del Novecento – Elementi di Didattica, Didattica della Lingua Italiana… Ha perfezionato le proprie conoscenze linguistiche presso l’Alliance Française Sud-Latium e, nel 2016, ha conseguito presso l’Università La Tuscia di Viterbo il perfezionamento per Insegnamento CLIL in lingua francese. È appassionato di Filosofia, Letterature e Lingue. Attualmente insegna presso il Liceo Scientifico e Linguistico “Teodosio Rossi” di Priverno. Nell’estate 2019, ha pubblicato “E nessuno risponde” una raccolta di dodici racconti articolati sull’esito delle mancate risposte. Il 7 dicembre 2019 la Giuria del XXXV Premio Libero De Libero gli ha assegnato un riconoscimento al valore poetico per la silloge "Il funambolo della sera" estratta dal canzoniere omonimo.