Ágnes Heller - Può la modernità sopravvivere?
Può la modernità sopravvivere?
Ágnes Heller, Giovanna Costanzo
Descrizione
Can modernity survive? – qui presentato per la prima volta in traduzione italiana – viene pubblicato in inglese nel 1990, quando Ágnes Heller ha già percorso una parabola significativa nella sua esistenza e nel suo pensiero. Gli anni 1980-1995 sono, infatti, contrassegnati dal suo allontanamento dalle questioni cogenti della sinistra europea, per assumere quel carattere di “costruzione” intorno ai nuovi nuclei teorici, emersi in maniera sempre più chiara in Occidente dopo la sua “fuga” dall’Ungheria. Il primo nodo teorico è fare i conti con l’illusione della “grande narrazione”: se non esiste nessuna idea di progresso o di “necessità” teleologica che guida la storia, si può vivere il proprio presente impegnandosi per diminuire le sofferenze nella lotta contro le disuguaglianze. Il secondo nodo è la questione posta in forma di domanda: Può la modernità sopravvivere? Chiedersi se con la fine della grande narrazione anche la modernità abbia concluso la sua parabola è necessario per poter affrontare ogni riflessione sulla storia e sull’etica. Pur considerando l’instabilità del mondo moderno, per Heller resta possibile trovare elementi della modernità che continuano a sopravvivere, come i valori di libertà e di vita, antidoto alle tante derive totalitarie del nostro tempo.