Irna PDF
In questa affascinante storia, seguiamo le avventure di Irna, un bambino che scopre la crudeltà della vita umana e la sua dualità. Il destino gli riserva una vita degna della sua purezza, portandolo a viaggiare tra diversi regni, tra cui quello del re Aurir e quello dei demoni governati dalla regina Mira e dal re Sifaw. In questo modo, Irna condivide la sua crescita tra due mondi diametralmente op...

Mohamed Nait Ahmed - Irna

Irna

Mohamed Nait Ahmed

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italiano
Formato
epub
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Descrizione

In questa affascinante storia, seguiamo le avventure di Irna, un bambino che scopre la crudeltà della vita umana e la sua dualità. Il destino gli riserva una vita degna della sua purezza, portandolo a viaggiare tra diversi regni, tra cui quello del re Aurir e quello dei demoni governati dalla regina Mira e dal re Sifaw. In questo modo, Irna condivide la sua crescita tra due mondi diametralmente opposti. Nel mondo umano, il re Aurir e la sua regina accolgono Irna come un figlio, dandogli una sorella di nome Masilia; nel regno demoniaco, la regina Mira e il re Sifaw gli offrono un’altra famiglia piena d’amore ed emozioni, con un fratello maggiore di nome Amanai. Essere unico nel suo genere, però, non lo rende immune ai pericoli: la magia che scorre nelle sue vene lo rende bersaglio delle forze del bene e del male. Fortunatamente, il destino interviene ancora una volta… Irna viene posto sotto l’ala protettrice di due grandi maghi: Afolai e Ner’zaf, che lo guidano attraverso una serie di missioni ed incontri con straordinarie creature. Cosa accadrà nel prosieguo della storia? Caro lettore, vorrei sottolineare che i nomi utilizzati in questo racconto sono tratti dalla mia lingua originale, il tamazight, conosciuta anche come berbero. L’intento è quello di farle respirare un po' di aria pulita, dato che per molti anni è stata sommersa dalla lingua araba, la quale da millenni domina il Nord Africa. Senza nulla togliere all’arabo, come si dice nella mia lingua: “Non c’è dolore più grande di quello di vedere una lingua soffrire le pene della morte sotto gli occhi dei suoi poeti”.

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