Jack London - Il richiamo della foresta
Il richiamo della foresta
Jack London
Descrizione
Buck non leggeva i giornali; altrimenti avrebbe saputo che maturavano guai, non soltanto per lui, ma per tutti i cani da guardia dai muscoli forti e dal pelo lungo e soffice; da Puget Sound a San Diego. Perchè uomini brancolanti nelle tenebre artiche avevano trovato un metallo giallo, e perchè compagnie di navigazione e di trasporti, propagavano con gran rumore la scoperta, migliaia di uomini si precipitavano in Northland, la terra del Nord. Questi uomini avevano ]bisogno di cani, e occorrevano cani grossi, dai muscoli robusti, con i quali faticare e dal pelo lanoso per proteggerli dal gelo.Buck abitava in una grande casa della soleggiata Valle di Santa Clara. La chiamavano la tenuta del Giudice Miller, ed era lontana dalla strada, mezza nascosta dagli alberi, attraverso ai quali poteva scorgersi la fresca veranda che si stendeva intorno ai quattro lati. Si giungeva colà per viali cosparsi di ghiaia minuta; viali che serpeggiavano per prati ben tenuti e sotto i rami intrecciati d’alti pioppi. Dietro, le cose erano s’una scala ancor più spaziosa che sul davanti. V’erano ampie scuderie con una dozzina di staffieri e ragazzi, file di casette inghirlandate di viti, per la servitù, e uno spiegamento ordinato, senza fine, di rimesse e tettoie, di pergolati lunghi, di pascoli verdi di frutteti e cespugli di more. Vi erano poi le macchine per il pozzo artesiano e la grande vasca di cemento dove i figli del giudice Miller si tuffavano ogni mattina e si rinfrescavano nei pomeriggi caldi.