Ricchezza, povertà, ma è l'amore che… PDF
Ricchezza, povertà, ma è l’amore che… racconta la storia di Matteo e Livia, due ragazzi coetanei, che condividono lo stesso percorso di studi, ma provengono da mondi davvero opposti. Anche qui, come altrove, l’attenzione dell’autore è tutta rivolta a una riflessione impegnata, di stampo sociale, economico, politico. Perché sono questi i tre aspetti che allontanano gli universi dei due protagonisti...

Vincenzo Turba - Ricchezza, povertà, ma è l'amore che…

Ricchezza, povertà, ma è l'amore che…

Vincenzo Turba

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italiano
Formato
epub
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Descrizione

Ricchezza, povertà, ma è l’amore che… racconta la storia di Matteo e Livia, due ragazzi coetanei, che condividono lo stesso percorso di studi, ma provengono da mondi davvero opposti. Anche qui, come altrove, l’attenzione dell’autore è tutta rivolta a una riflessione impegnata, di stampo sociale, economico, politico. Perché sono questi i tre aspetti che allontanano gli universi dei due protagonisti; al contempo, tuttavia, saranno proprio questi elementi ad avvicinarli, a fare in modo che Matteo si interessi al mondo di Livia, e guardi alla realtà circostante con occhi del tutto nuovi. Questa rivoluzionaria visione della vita porterà Matteo a scontrarsi con il muro resistente della sua famiglia, sorretto da certezze e tradizioni ormai consolidate. Tuttavia, un finale inaspettato saprà riappianare le asperità di questo percorso verso un modo del tutto nuovo di vivere e gestire ciò che la fortuna di una famiglia benestante gli ha dato.Una trama lineare e scorrevole, per una storia limpida, logica e organica, infarcita di digressioni di spessore su disparati temi civili e sociali. Turba ci descrive un sistema economico che innalza fino alle vette più alte “pochi”, ma schiaccia i “più”: questi ultimi sono proprio quelli su cui il sistema si regge, la classe operaia, alla base del sistema gerarchico, senza la quale l’economia si fermerebbe e metterebbe in crisi i grandi “pochi” proprietari che, spesso, invece, non si danno alcun pensiero di chi sta più in giù.L’autore guida il suo protagonista verso una forma di ribellione, tradotta nella pratica non con gesti eclatanti e clamorosi, bensì con riflessioni sommesse, pacate, quasi a braccia conserte, ma che investono Matteo con un ritmo serrato e inarrestabile. Lo sforzo di reprimerle risulta, alla fine, impossibile.

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