AA.VV. - Una romanza crudele
Una romanza crudele
Estetiche e politiche del folklore nella Russia del ’900
AA.VV., Emilio Mari
Descrizione
Una romanza crudele è la storia dei rapporti fra potere e cultura popolare nel Novecento russo-sovietico, narrata attraverso le voci dei più importanti teorici e studiosi dell’epoca.I quindici saggi che compongono questa antologia, apparsi tra il 1901 e il 1984 e presentati per la prima volta in traduzione italiana, offrono al lettore uno spaccato inedito del dibattito demologico russo: la crisi del populismo e la decostruzione del mito contadino, l’invenzione del proletariato e delle sue tradizioni, la critica al gusto piccolo-borghese, il fakelore staliniano in stile realsocialista, le canzoni del dissenso e del Gulag, fino all’aperta contestazione degli anni della perestrojka.Riemerge così, tra le righe del discorso di propaganda, l’autobiografia di un popolo che parve a molti di noi aver finalmente conquistato, nella cultura egemonica e nella grande storia, il proprio “diritto alla città”.Emilio Mari è docente di Lingua e Letteratura russa all’Università Sapienza di Roma. Le sue ricerche riguardano le relazioni fra letteratura, architettura e paesaggio; la cultura popolare, il folklore e la cultura di massa; la storia del byt e della vita quotidiana; il teatro e lo spettacolo in Russia. È co-direttore di «eSamizdat. Rivista di culture dei paesi slavi», presso la quale ha curato numeri monografici sullo spazio domestico e gli oggetti in letteratura, sul post-folklore e sulla microstoria, e autore del libro Fra il rurale e l’urbano. Paesaggio e cultura popolare a Pietroburgo, 1830-1917.