Mani calde, cuore freddo PDF
Si può finire a letto con qualcuno senza averne l’intenzione? È quello che succede a Kerry Arveda, operativa della CIA alla prima missione sul campo. Il suo obbiettivo è scoprire se un’azienda di componentistica meccanica aggira le sanzioni internazionali verso gli “stati canaglia” e per farlo pensava di fare amicizia con Ethan Fairchild, uno dei dirigenti della compagnia. Ma le cose non sono anda...

Miss Black - Mani calde, cuore freddo

Mani calde, cuore freddo

Miss Black

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italiano
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Si può finire a letto con qualcuno senza averne l’intenzione? È quello che succede a Kerry Arveda, operativa della CIA alla prima missione sul campo. Il suo obbiettivo è scoprire se un’azienda di componentistica meccanica aggira le sanzioni internazionali verso gli “stati canaglia” e per farlo pensava di fare amicizia con Ethan Fairchild, uno dei dirigenti della compagnia. Ma le cose non sono andate come previsto, anche perché Ethan «non pratica il romanticismo» e il loro primo appuntamento si è trasformato in una sessione di sesso torrido. In un certo senso imbastire una relazione con lui è un modo come un altro per farsi portare in Europa con il gruppo incaricato di incontrare i clienti internazionali, in un altro... Ethan è la persona più fredda del mondo, incredibile a letto, ma senza cuore. Oppure no? Forse le cose non stanno proprio come sembrano... in tutti i sensi.--CONTIENE SCENE ESPLICITE - CONSIGLIATO A UN PUBBLICO ADULTO--Come descrivere quei venti minuti o poco più? Probabilmente fu l’esperienza più strana della mia vita. Quando ero piccola e mia madre tornava a casa nei freddi inverni dell’Indiana, mia nonna le stringeva le mani per scaldargliele e commentava sempre, in italiano: “Mani fredde, cuore caldo”. E mia madre il cuore caldo lo aveva davvero, dato che lavorava come una pazza, come anche mio padre, per pagare gli studi a me e a mia sorella.Ecco, avrei scoperto di lì a poco che Fairchild era esattamente il contrario.Salii con le ginocchia sul divano e lui si tolse la giacca.Lo guardai un po’ perplessa. Lui non guardò me, non negli occhi, ma fece di nuovo una specie di carrellata sul mio corpo.Ragazzi, se non è una situazione assurda questa...Si allentò la cravatta, se la sfilò e la posò sulla giacca. Si slacciò i primi due bottoni della camicia. Mentre lo faceva, disse: «Tirati su la gonna, dai».Deglutii.Adesso mi sveglio. Per forza. È troppo, troppo strano...Portavo una gonna grigio scuro, da ufficio, dei collant e delle ballerine nere. Sopra avevo una maglia elasticizzata, niente di speciale.Mi tirai su la gonna. Cioè, iniziai a farlo, ma fu lui a concludere il gesto. Io mi sarei fermata, credo... subito sotto al sedere. Lui me la tirò su del tutto, appallottolandola attorno alla mia vita. Avvampai di vergogna.

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