Andrzej Budzinski - Il dibattito tra il matrimonio tradizionale e le unioni omosessuali
Il dibattito tra il matrimonio tradizionale e le unioni omosessuali
Andrzej Budzinski
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Il significato del matrimonio oggi ci crea tanti problemi e incomprensioni, per questo vorrei toccare questo argomento. Praticamente e teoricamente, molte persone non sanno più che cos’è un vero matrimonio. Negli ultimi 150 anni, nelle definizioni enciclopediche, nei dizionari pubblicati in Italia e nel mondo, il matrimonio è stato definito come una relazione tra un uomo e una donna. Recentemente, tuttavia, sono emerse altre definizioni che sostituiscono i termini marito e moglie con termini neutri, come persone o genere (gender1). Non sbagliamo a dire, che la dibattito sulla definizione di matrimonio è legata ai movimenti LGBT al favore delle coppie omosessuali. Loro non soltanto suggeriscono o propongono, ma impongono una definizione, che consenta alle copie omosessuali di poter sposarsi legalmente, essere riconosciute come matrimonio e la famiglia, di poter adottare i bambini. Le definizioni giuridiche del matrimonio variano da paese a paese e anche all’interno dello stesso stato. C’è, letteralmente parlando, caos e confusione su questo tema.
In alcuni paesi, la definizione permette alle coppie omosessuali di sposarsi in altri no. In Italia il 5 giugno 2016 è entrata in vigore la legge sulle unioni civili2 nota anche come legge Cirinnà, dal nome della sua proponente (la senatrice del Partito Democratico, Monica Cirinnà). Le unioni civili sono la forma di regolamentazione prevista per le coppie omosessuali e, pur non essendo un matrimonio, nascono con una cerimonia davanti al sindaco del proprio Comune e prevede quasi tutti gli stessi diritti e doveri del matrimonio (con l’eccezione della possibilità di adottare e dell’obbligo di fedeltà che restano esclusivi del matrimonio eterosessuale)3.
Tuttavia, dobbiamo sapere che la definizione contenuta nella legislazione, negativa o positiva, non risolve il problema di ciò che costituisce il matrimonio, perché l’opzione omosessuale rispecchia in qualche maniera la tendenza dalla società. Il matrimonio non è un prodotto delle decisioni politiche, ma è un’istituzione sociale, viva e come elemento di auto-organizzazione sociale non è soggetto alle norme di legge, ma è il risultato dello sviluppo, della cultura, della mentalità e del modo di pensare. Il matrimonio esce dalla società e la società lo comprende così com’è. Le tendenze sociali non possono essere frenate solo da atti giuridici, ma soprattutto:
• da un’educazione sana basata sulla vera natura,
• dalla promozione e protezione del matrimonio tradizionale (eterosessuale),
• dal fatto di conferirgli al matrimonio tradizionale un posto adeguato nella società, come merita, al centro della società,
• creare le condizioni sociali, politiche ed economiche per un suo sviluppo sano e dignitoso prendendo in considerazione prima di tutto il matrimonio tradizionale.
PUBLISHER: TEKTIME