Centro Storico - Porta Palazzo E Dintorni 1990 PDF
Nuova edizione rivista dall'autore, in parte accorciata e un poco variata. La prima edizione era esattamente di 1000 versi e s'intitolava ”Centro Storico, racconto torinese in 1000 versi contro il razzismo”. Si tratta d'un poema epico, o racconto in versi come oggi più comunemente si dice, un racconto corale che si snoda in ”canti” intitolati a personaggi le cui vicende sono, direttamente o indir...

Guido Pagliarino - Centro Storico - Porta Palazzo E Dintorni 1990

Centro Storico - Porta Palazzo E Dintorni 1990

Guido Pagliarino

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italien
Format
epub
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Description

Nuova edizione rivista dall'autore, in parte accorciata e un poco variata. La prima edizione era esattamente di 1000 versi e s'intitolava ”Centro Storico, racconto torinese in 1000 versi contro il razzismo”. Si tratta d'un poema epico, o racconto in versi come oggi più comunemente si dice, un racconto corale che si snoda in ”canti” intitolati a personaggi le cui vicende sono, direttamente o indirettamente, collegate. L’opera, scritta nell’anno 1990 anche se più volte rivista e qua e là variata dall’autore, si può leggere come un insieme di flash – quasi – storici su di un centro storico torinese oggi in notevole misura diverso.Nuova edizione rivista dall'autore e in parte variata e in parte accorciata. La prima edizione era esattamente di 1000 versi e s'intitolava ”Centro Storico, racconto torinese in 1000 versi contro il razzismo”. Si tratta d'un poema epico, o racconto in versi come oggi più comunemente si dice, un racconto corale che si snoda in ”canti” intitolati a personaggi le cui vicende sono, direttamente o indirettamente, collegate. L’opera, scritta nell’anno 1990 anche se più volte rivista e qua e là variata dall’autore, si può leggere come un insieme di flash – quasi – storici su di un centro storico torinese oggi in notevole misura diverso. Ne aveva scritto a suo tempo all'autore il compianto Giorgio Bárberi Squarotti: “Caro Pagliarino, ho letto con vivo interesse questa galleria di ritratti di personaggi di un quartiere torinese, quasi una specie di ”antologia di Spoon River” di vivi (con qualche morto), raccontata dall'autore - testimone nel verso di ampio respiro, ben modulato e scandito, da cui i volti umani, le tragedie, le situazioni paradossali e grottesche vengono fuori con efficace rilievo. Spesso l'attacco fa pensare a Pavese: con un che di ben più cupo e desolato, tuttavia.”PUBLISHER: TEKTIME

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