V1 - V2 - v3 PDF
Nuova edizione riveduta e aggiornata. Le tre principali “armi segrete” con cui i Tedeschi tentarono di risollevare le loro sorti sul finire della Seconda Guerra Mondiale. La V1, la cui sigla ufficiale era Fi103, dal nome della prima ditta costruttrice, la Fieseler A.G. di Kassel, era una bomba volante della Luftwaffe, e precisamente un piccolo aereo senza pilota propulso da un pulsoreattore sistem...

Mantelli - Brown - Kittel - Graf - V1 - V2 - v3

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Nuova edizione riveduta e aggiornata. Le tre principali “armi segrete” con cui i Tedeschi tentarono di risollevare le loro sorti sul finire della Seconda Guerra Mondiale. La V1, la cui sigla ufficiale era Fi103, dal nome della prima ditta costruttrice, la Fieseler A.G. di Kassel, era una bomba volante della Luftwaffe, e precisamente un piccolo aereo senza pilota propulso da un pulsoreattore sistemato sopra la fusoliera e lanciato mediante un razzo a perossido di idrogeno su una rotaia inclinata diretta verso l’obiettivo. La V2, la cui sigla ufficiale era A4 (Aggregat 4), era un missile monostadio a propellenti liquidi, alto 14 m e di massa 12 t, con carico utile di quasi una tonnellata di alto esplosivo, traiettoria suborbitale, gittata di circa 300 km, provvisto di radiocomando e guida giroscopica. Il suo progetto si può far risalire al 1932; la costruzione in serie iniziò nel 1943 e sino alla fine della guerra ne furono costruiti 5789 esemplari; l’uso bellico iniziò l’8 settembre 1944, con un bombardamento su Londra. La V3 era un cannone a grandissima gittata (200 km ca.) con una canna del calibro di circa 10 cm e lunga 120 m, incassata in una struttura di cemento armato; il principio di funzionamento era basato sull’accensione successiva di cariche di lancio regolarmente disposte lungo la canna, in camere laterali. Il progetto, camuffato sotto la denominazione di Hochdruckpumpe («pompa ad alta pressione»), raggiunse la fase operativa nel maggio 1943, allorché fu iniziata la costruzione di una grande batteria sotterranea a Mimoyecques, sulla costa francese della Manica, a 150 km da Londra; la batteria comprendeva due complessi di 25 canne, orientati per colpire la capitale inglese al ritmo di una salva al minuto.

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